PORTALE ITALIANO DI DIVULGAZIONE DELLA VITA E LE OPERE DI LEONARDO DA VINCI
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Al tempo di Leonardo da Vinci , Alessandria era una città del Piemonte che giocava un ruolo significativo nella regione per via della sua posizione strategica e delle sue strutture fortificate.
All'inizio del XVI secolo, il Piemonte, inclusa Alessandria, fu coinvolto nelle Guerre d'Italia (1494-1559), conflitti tra le grandi potenze europee, principalmente Francia e Spagna. Alessandria passò più volte sotto il controllo di queste potenze. Nel 1507, la città fu occupata dai francesi sotto il re Luigi XII.
Alessandria era parte del Ducato di Milano, che fu uno dei principali teatri delle Guerre d'Italia. La città, data la sua posizione strategica, cambiò spesso di mano tra le forze francesi e spagnole.
La pace di Cateau-Cambrésis segnò la fine delle Guerre d'Italia, e la Spagna emerse come la potenza dominante nella regione. Alessandria e gran parte del Piemonte caddero sotto il controllo spagnolo, che rimase fino all'inizio del XVIII secolo.
Alessandria era conosciuta per le sue robuste strutture difensive. Le mura della città e le fortificazioni furono rinforzate e ampliate nel corso del XVI secolo per resistere ai numerosi assedi e conflitti. Queste fortificazioni includevano mura cittadine, bastioni e altre opere difensive.
Il Castello di Alessandria fu un'importante struttura difensiva della città. Durante il XVI secolo, fu ulteriormente fortificato e migliorato per resistere agli attacchi delle armate nemiche.
L'economia di Alessandria nel 1500 era principalmente basata sull'agricoltura e il commercio. La città serviva come centro di mercato per la regione circostante, facilitando il commercio di prodotti agricoli e manufatti.
La società alessandrina del XVI secolo era strutturata secondo le rigide gerarchie sociali dell'epoca. La nobiltà e i mercanti ricchi detenevano gran parte del potere e delle risorse, mentre la maggior parte della popolazione era costituita da contadini e artigiani.
La Chiesa cattolica aveva una presenza significativa ad Alessandria. Numerose chiese e conventi furono costruiti o ristrutturati durante il Rinascimento. Questi edifici non solo servivano come luoghi di culto ma anche come centri di istruzione e cultura.
Come molte altre città italiane, Alessandria fu influenzata dal Rinascimento. Questo si manifestò nell'architettura, nelle arti e nella cultura cittadina, sebbene in misura minore rispetto ai grandi centri come Firenze o Roma.
La battaglia di Marignano nel 1515 fu un evento cruciale delle Guerre d'Italia, combattuta nelle vicinanze, vide la vittoria delle forze francesi di Francesco I contro quelle svizzere, consolidando temporaneamente il controllo francese sulla regione.
la certezza della presenza di Leonardo da Vinci ad Alessandria, è testimoniata da un suo scritto che riporta:
“Alessandria della Paglia in Lombardia non a altre pietre da far calcina se non miste con infinite cose nate in mare, la quale oggi è remota dal mare piú di 200 miglia” (Codice Leicester, c. 10 v.).
Cosa ha voluto scrivere Leonardo? Vediamolo insieme:
“Alessandria della Paglia in Lombardia”
"Alessandria della Paglia" è un antico nome di Alessandria, una città situata nel Piemonte, non in Lombardia. Questo nome deriva probabilmente dalla paglia utilizzata nelle costruzioni delle prime abitazioni o per la presenza di ampie aree agricole circostanti.
Alessandria fu fondata nel 1168 come città fortificata e giocò un ruolo significativo nella storia medievale e rinascimentale italiana.Durante il Rinascimento, Alessandria fu contesa tra le principali potenze europee. Inizialmente sotto il controllo del Ducato di Milano, passò sotto la dominazione francese all'inizio del XVI secolo, per poi essere conquistata dagli spagnoli dopo la battaglia di Pavia nel 1525.
La città era rinomata per le sue fortificazioni. La sua posizione strategica la rendeva una città fortificata di grande importanza militare. Le mura e le fortificazioni furono continuamente migliorate e rinforzate durante il Rinascimento per resistere agli attacchi.
“non a altre pietre da far calcina”
La calcina, o calce, è stata un materiale da costruzione fondamentale sin dai tempi antichi, incluso durante il Rinascimento. È una delle componenti principali della malta utilizzata per la costruzione di edifici, monumenti e altre strutture. La calce si ottiene dalla calcinazione del calcare (carbonato di calcio) e può essere prodotta in due forme principali: calce viva (ossido di calcio) e calce spenta (idrossido di calcio).
Il processo inizia con l'estrazione del calcare dalle cave. Il calcare è una roccia sedimentaria composta principalmente da carbonato di calcio (CaCO₃).
Il calcare viene cotto in fornaci a temperature elevate (circa 900-1000°C). Questo processo di riscaldamento, noto come calcinazione, provoca la decomposizione del carbonato di calcio in ossido di calcio (calce viva, CaO) e anidride carbonica (CO₂).
“se non miste con infinite cose nate in mare”
Leonardo annota che la calcina non è adatta per la lavorazione delle opere che intende fare, piuttosto sottolinea il fatto che si tratti di una calce scadente, estremamente friabile contenente “cose nate in mare”, ovvero fossili di conchiglie presenti in grandi quantità, che comprometterebbero la solidificazione stessa della materia.
La zona del basso Piemonte come buona parte dell'alessandrino in epoche geologiche passate, erano sommerse dalle acque e , infatti era sommersa dalle acque e l'emersione delle terre nelle diverse ere geologiche, ha fatto riaffiorare le conchiglie presenti nei fondali marini, conchiglie che ancora oggi si possono trovare nelle montagne circostanti a testimonianza del primitivi ambiente marino.
"la quale oggi è remota dal mare piú di 200 miglia"
Qui afferma appunto che si tratta del mare e indica la distanza di “Alessandria della paglia” dal mare di circa 200 miglia.
Nel Rinascimento, la misurazione delle distanze era meno precisa rispetto agli standard moderni, poiché mancavano strumenti di misurazione standardizzati e tecnologie avanzate. Tuttavia, esistevano diverse unità di misura e metodi per misurare distanze che erano utilizzati comunemente. Ecco una panoramica di come si misuravano i chilometri (o, più correttamente, le distanze, poiché il chilometro come unità di misura non era ancora in uso):
Una delle unità di misura più comuni era la "miglia", che variava in lunghezza a seconda della regione.
Ad esempio, la "miglia romana" era di circa 1.480 metri, mentre altre varianti potevano differire significativamente.
La lega era un'altra unità di misura comune. Anche questa variava, ma generalmente una lega terrestre equivaleva a circa 3 miglia romane (circa 4.8 km). Le leghe marine erano diverse e spesso usate per misurare distanze in mare.
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