PORTALE ITALIANO DI DIVULGAZIONE DELLA VITA E LE OPERE DI LEONARDO DA VINCI
COOKYE POLICY
In collaborazione con:
leonardodavinci-italy.com - all right reserved 2024 - divisione cultura, Sede legale: Milano Piazza IV Novembre 4, cap 20124 -P.IVA 11463490968 – CCIAA MI 90266 REA 2604702
Le origini della famiglia Gonzaga risalgono al XII secolo quando Filippo Corradi fu investito delle terre di Gonzaga (da cui prese il nome la famiglia), feudo appartenuto ai conti Casalodi, dall’abate dell’abbazia benedettina di Polirone a San Benedetto Po.
Chi era Filippo Corradi?
Filippo Corradi fu un personaggio storico di Mantova, noto per il suo coinvolgimento nelle vicende politiche della città nel XVI secolo.
Corradi fu un membro della nobile famiglia mantovana dei Corradi, che ebbe un ruolo significativo nella politica locale. Durante il suo tempo, Mantova era governata dai Gonzaga, una delle famiglie nobiliari più importanti del Rinascimento italiano.
Filippo Corradi fu attivo nel panorama politico di Mantova durante il governo di Guglielmo Gonzaga, Duca di Mantova dal 1550 al 1587. La sua figura è spesso associata agli intrighi di corte e alle lotte di potere che caratterizzarono il periodo.
Tuttavia, le informazioni specifiche su Filippo Corradi e il suo ruolo esatto nella storia di Mantova potrebbero essere limitate, poiché potrebbe essere un personaggio meno conosciuto rispetto ad altre figure più prominenti del periodo.
Con il nome di “Corradi da Gonzaga” si stabilirono a Mantova alla fine del XII secolo, dove occuparono cariche politiche e religiose. Da Guido Corradi da Gonzaga (XIII secolo-1318), che combatté contro il re Manfredi di Sicilia e dai suoi cinque figli (Luigi primo capitano del popolo, Gentile, Gualtiero, Abramino e Petronio) ebbero origine i signori di Mantova. Dal 30 aprile 1335 la famiglia utilizzò solo l’appellativo “Gonzaga”.
I Corradi da Gonzaga conquistarono il potere a Mantova con Luigi, destituendo il 16 agosto 1328 Rinaldo Bonacolsi, detto “il Passerino”. Il colpo di Stato che portò alla morte dell’ultimo dei Bonacolsi fu possibile per l’alleanza con Cangrande I di Verona. Approfittando quindi dell’illusione di quest’ultimo di poter includere Mantova nei propri dominî una volta sconfitti i Bonacolsi, e contando sull’appoggio del popolo mantovano, ebbe inizio un dominio plurisecolare dei Gonzaga sulla città di Mantova, che terminò solo nel 1707.
Dopo aver aumentato il loro patrimonio fondiario e monetario, il loro dominio proseguì ininterrottamente sino al settembre 1433 con l’elevazione del feudo a marchesato (con la consegna a Mantova delle insegne marchionali da parte dell’imperatore Sigismondo di Lussemburgo a Gianfrancesco Gonzaga).
Risalgono al marchesato i rapporti amichevoli con gli Este e i signori di Milano. Grazie a Ludovico III la città di Mantova si distinse nel campo dell’arte: l’intervento di artisti come Andrea Mantegna lascerà un segno indelebile nella storia di Mantova. Grazie ai Gonzaga nacque in questo periodo la Scuola di Mantova, destinata a diventare una delle principali scuole della pittura rinascimentale italiana. Con Isabella d’Este, una delle donne più importanti del Rinascimento, che nel 1490 sposò Francesco II, la città conobbe un periodo di grande rilevanza artistica. Con Federico II venne edificato Palazzo Te e così terminò, con la sua nomina ducale nel 1530, questo periodo particolarmente prolifico a livello artistico della storia di Mantova.
Francesco II Gonzaga (Francesco Maria Gonzaga; Mantova, 10 agosto 1466 – Mantova, 29 marzo 1519) è stato un importante personaggio storico del Rinascimento italiano, noto soprattutto per il suo ruolo come marchese di Mantova e per il suo mecenatismo artistico e culturale. Ecco una panoramica della sua storia:
Origini familiari: Francesco II Gonzaga nacque il 10 agosto 1466 a Mantova, figlio di Federico I Gonzaga, marchese di Mantova, e di Margherita di Baviera. Apparteneva alla potente famiglia dei Gonzaga, che governava Mantova dal XIV secolo.
Ascesa al potere: Francesco II divenne marchese di Mantova nel 1484, all'età di 18 anni, alla morte di suo padre. Durante il suo governo, Francesco II cercò di consolidare il potere della sua famiglia e di rafforzare il controllo della città e del suo territorio.
Mecenatismo artistico
Francesco II Gonzaga fu un importante mecenate delle arti e della cultura. Durante il suo regno, Mantova divenne un importante centro artistico e letterario, attrattivo per artisti, scrittori e musicisti di fama internazionale. Francesco II commissionò numerose opere d'arte e edifici monumentali per abbellire la città, tra cui la famosa Camera degli Sposi nel Palazzo Ducale, dipinta da Andrea Mantegna.
Relazioni politiche
Francesco II Gonzaga intrattenne relazioni politiche complesse con altri stati italiani e con le potenze europee del suo tempo. Partecipò a diverse guerre e alleanze, spesso cercando di bilanciare i rapporti tra le varie fazioni politiche dell'epoca.
Morte e successione
Francesco II Gonzaga morì il 29 marzo 1519 a Mantova, all'età di 52 anni. Gli succedette come marchese di Mantova suo figlio, Federico II Gonzaga, che continuò il lavoro di suo padre nel campo dell'arte e della cultura.
Francesco II Gonzaga è ricordato come uno dei più importanti sovrani di Mantova, la cui eredità culturale e politica ha contribuito a definire l'identità della città nel Rinascimento italiano.
Per segnalazioni su questa pagina clicca qui